Mi capita spesso di incontrare viaggiatori che recitano di lontane isole fantastiche, quasi a confonderle con quel posto dove il serpente corteggiava l'albero della vita sul quale era proibito mangiarne il frutto.
Oppure descrivere confusi nirvana con usi e costumi complicati…Viviamo un’epoca in cui l’umanità sembra divisa tra chi sogna viaggi impossibili e chi li fa preconfezionati.
Viaggiare fuori rotta non significa non accettare le regole che negano il viaggio ma cercare altre strade per viverle nella sua essenza, come un cambiamento di orizzonti.
Guardare il mondo da un altro punto di vista…un prete che attraversa la strada, i versi di note musicali portate dal vento, una signora con un voluminoso cappello rosso, il cartellone pubblicitario con un buffo faccione a colori…tutto qui.
Frammenti di storie che parlano da sole e si intrecciano in un calendoscopio di immagini rovinante dal tempo, sullo sfondo di una delle isole più belle del mondo…

Iraklion



La Creta veneziana divenne ottomana nel sec. IX quando i Turchi invasero l’isola portandovi per la prima volta il vessillo dell'Islam.
Trasformarono le chiese in moschee e i campanili in minareti per essere nuovamente riconvertiti due secoli dopo questo trasformismo architettonico è durato secoli con alternanze di conquiste turche e veneziane il risultato è un puzzle di stili che ancora oggi incuriosisce.
Battezzata Candia dai Veneziani é un capoluogo privo di armonia con qualche gioiello antico soffocato da palazzi anonimi…

Il forte veneziano




La fontana del Morosini


Il Miuseo Archeologico, è il più ricco e famoso del mondo di reperti minoici. Vasi, armi, gioielli, utensili domestici, dal neolitico all’impero romano coprendo un arco di 6000 anni racchiuse in sale sapientemente articolatre.

Meravigliosa testa di toro


L a Dea dei serpenti



Rappresentazione di gare religiose


La famosa “parigina”


Affresco di dame


Il Disco di festo ritrovato sotto un muro di un palazzo minoico.
Ancora nessuno è riuscito a decifrare l’enigmatico messaggio impresso sul disco.

Cnosso



Cnosso era l'antica capitale dell’isola e culla della civiltà minoica, si apre davanti a me in tutta la sua maestosa bellezza, la sensazione è di essere capitato davanti ad una roccaforte divina, mi piace pensare che sia questo il luogo che ha visto nascere Zeus e suo figlio Minosse figure mitologiche, leggendarie… nell’istancabile bisogno dell’essere umano di riconoscere immagini eterne, vincolate nel tempo ma destinate a valere per sempre…



Merito della scoperta al Sir A. Evans e alla scuola archeologica Inglese anche se non mi piace la ricostruzione parziale di alcuni ambienti in stile hollywoodiano.


Le danza di questa foresta pietrificata mettono in scena una battaglia
antica e implacabile tra il bene e il male.

Festo























E'stata una delle più antiche città cretesi, la seconda dopo Cnosso.
Il palazzo di Festo era il cuore del complesso socio economico religioso, al cui vertice regnava Radamanto, fratello di Minosse.
Costruto nel 1900 a.C ma distrutto e ricostruito ancora più imponete di prima il palazzo era eccezionale.



Merito della Scuola archeologica italiana dove gli scavi proseguono ancora, dal cortile si passa al teatro dove una grande scalinata porta alle stanze del secondo palazzo.



Dedalo di starde case scoperchiate, magazzini, giare gigantesche.



Il famoso “disco di Festo” è un misterioso reperto archeologico ritrovato durante gli scavi del palazzo minoico.
Nessuno è ancora riuscito a decifrare l’enignatico codice impresso sul disco.
Le domande che mi pongo sono tante… perché esiste?
Chi lo ha fatto e a che scopo? Che tipo di informazioni sono impresse sul disco. Non rivelano somiglianze con nessun altra scrittura conosciuta. È stato datato tra il 2500 e il 1500 a.C ma nessun altro manufatto presenta caratteristiche simili…potrebbe essere ancora
più antico e questo lo rende unico.
Alcuni lo considerano un teorema geometrico, altri un oggetto religioso…assomiglia un po’ al vecchio gioco dell’oca, a volte una risposta semplice vale più di 100 complesse.




Arkadi

Il monastero di Arkadi è uno dei tesori architettonici e il simbolo della lotta per la libertà contro l’occupazione turca.
È una fortezza appollaiata su un’altura protetta da una poderosa cinta muraria.




Quando avvenne la rivolta contro i Turchi il 7 novembre 1866 i capi rivoluzionari Cretesi si riunirono qui insieme all'abate G. Marinakis che si rifiutarono di arrendersi a Mustafà Pashà.
I Turchi per risposta, misero sotto assedio il monastero.
Prima dell'assalto finale quando ormai la battaglia era perduta si fecero saltare in aria dandofuoco alla polveriera pur di non cadere nelle mani nemiche.






Ci sono popoli che invocano dio con la preghiera ed il pianto altri con la rassegnazione e la pazienza ed altri che lo invocano con il fucile in mano così scriveva un poeta greco... scritto tra le mura del monastero.
l’interno ricorda un po le cattedrali coloniali dell’America latina

Gortyn. Capitale dell’isola in epoca romana



È una lunga epigrafe incisa su blocchi di pietra una serie di leggi che ostituiscono il primo testo legislativo del Mediterraneo


rethimnon

Case cariche di anni di storia è lagata al fascino di suoi edifici segno delle testimonianze lasciate dai Veneziani e Turchi con stili diversi.



Fortezza veneziana

Ua sorta di periferia riminese con la sua passeggiata con ristorantini all’perto dove si possono assaggiare specialità cretesi




Chania

E' la più pittoresca e la più segnata dalla dominazione veneziana bastioni mura e gli arsenali della serenissima.




La Serenissima eCostantinopoli, Cristianesimo e Islam, i due poli della storia del mediterraneo che continuano a incontrarsi e scontrarsi.
La moschea dei giannizzeri di Aghios nikolaos l’unica in Europa ad avere sia il minareto che il campanile



...sono i simboli della nostra cultura e religione o etnia a risvegliare in noi il senso di identità e se qualcuno li tocca tendiamo a difenderli.
I simboli sono un mezzo, servono a evocare ricordi, suscitano emozioni. La croce evoca il cristianesimo, mec donald ci fa pensare ad un panino...
In realtà non mi sento erede di nessuna cultura, mi rendo conto che questo è dovuto anche alla mia pigrizia.
Mi piace curiosare tra queste antiche culture, ma non ho la costanza per seguirle. Ho sempre preso qualcosa da una e qualcosa da altre scegliendo sempre quello che mi piaceva e tralasciando il resto....

La luna blu di Giancarlo




Giancarlo è un carissimo amico che in questo angolo di mondo ha saputo reinventarsi tra olivi e una tranquillità assoluta.
Ha amorevolmente trasformato ogni singolo centimetro di un cascinale abbandonato in un complesso di appartamentini graziosi ma senza
compromettere la personalità del posto.
Dove produce olio e squisite
marmellate...e per chi volesse andarlo a trovare:
http://www.lalunabluapartments.eu/


Qui il tempo si ferma e si lascia tutto alle spalle, si entra in un'altra dimensione fatta di silenzi e non ci resta che ammirare e respirare questa atmosfera straordinaria.
Sotto il pergolato accanto al forno si assaporano gli aromi che ti invadono e dalla terrazza in fondo al complesso si può vedere anche il mare.



Elafonissi

Incantevole isoletta collegata alla terraferma da una lingua di spiaggia.
Siamo arrivati costeggiando un sentiero sterrato a strapiombo su un mare color blu cobalto ascoltando il suono dei gabbiani con il sottofondo delle onde del mare che si infrangono sulla costa è un…richiamo che ti travolge dall’aspetto potente e fuori dal tempo di questo luogo



La laguna di Balos, è una delle spiaggie più belle del mondo, si accede percorrendo una starda sterrata e impegnativa che attarversava un paesaggio brullo, tra diruti e scorci panoramici mozzafiato qui ci si dimentica di cellulari e tablet per assaporare la tranquillita di questi luoghi è impossibile non rimanere incantati davanti a questa laguna che si apre all’improvviso davanti a me, il paesaggio esotico fatto di falesie grigie e ocra, di sabbia dorata e un mare dai colori chiari al blu intenso.



Nel corso della sua storia ha ospitato un pò tutti, dai saltatori di tori dell'epoca minoica ai mercanti veneziani e ottomani nella sua turbolenta storia più recente, ma Creta è anche altro, balneare più sgraziata dagli alberghi cementosi che invadono la costa settentrionale alla Creta più autentica e segreta, quella dei villaggi gelosi delle antiche tradizioni.
Le sue montagne innevate che precipitano vertiginosamente verso il mar libico e la Creta minoica con i palazzi di Cnosso e Festo e altre meno note nascoste all'ombra di antichi ulivi.
Quando ripenserete a questi luoghi così intensi… li penserete come a delle cartoline.. questo è il potere dei viaggi...
Qualcuno tornerà a casa lamentandosi delle strutture alberghiere non all’altezza, delle ceramiche pacchiane rifilate in qualche mercatino… e i più fortunati non torneranno indietro più...
Non so se sia possibile considerare Creata come un’isola felice.
Ognuno di noi ha un suo modo di cercare la felicità
io per esempio nella vita non ho fatto sempre quello che ho voluto, e questo forse è il mio rammarico più grande. Volevo fare altre cose...che ritenevo importanti, ma a parte un lavoro che non mi piace, qualche avventura in posti incantevoli non ho fatto altro e forse anche per pigrizia…
altre persone in altre epoche si sono fatte le stesse domande sulla felicità, ma credo che come molti sanno, non tutte le domande hanno sempre bisogno di una risposta.